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RITIRO DI AVVENTO 2015
Giorno 6 dicembre 2015 l’Ordine
Francescano Secolare di Chiaravalle C.le ha fatto
esperienza in fraternità celebrando il consueto RITIRO
SPIRITUALE D’AVVENTO che è stato una opportunità di
preghiera, di dialogo e di confronto fraterno. Quest’anno è
un ritiro veramente speciale perché coincide con l’inizio
dell’anno Giubilare e l’apertura della Porta Santa.

“Nella Sala Ofs San Francesco , compaiono due segni
innanzi ai nostri occhi che potrebbero apparire
contraddittori, o l’uno o l’altro, ma non è così: l’umiltà
della nascita e l’umiltà della passione che San Francesco
continuamente sottolinea nei suoi scritti; due momenti
importanti che richiamano continuamente la vita in cui Gesù
ha manifestato questa immensa misericordia. San
Francesco afferma: ” il massimo della umiliazione del
Figlio di Dio è stata Betlemme e il Calvario” due
momenti importanti che abbiamo voluto rende vivi sotto i
nostri occhi con il Bambino e la Croce, e che ci richiama
non alla sconfitta del figlio di Dio ma bensì la sua gloria
e al suo immenso amore.
”Nella bontà misericordiosa
del nostro Dio, venne a visitarci dall’alto un sole che
sorge”
(cfr.-Lc 1,78)
tema scelto
da fra Giovanni Loria,
relatore per l’occasione, tema adatto per il nostro cammino
di Avvento e nello stesso tempo un aiuto ad entrare nel
clima del Giubileo straordinario della
Misericordia.
L’Avvento è Misericordia e la Misericordia si rivela
nell’Avvento, un connubio che indica l’inizio della nostra
redenzione, la nostra salvezza; così Fra Giovanni Loria
avvia la sua riflessione.
Il tema scelto è l’espressione pronunciata da Zaccaria quando gli
si apri la bocca e gli si sciolse la lingua. Lo di Spirito
Santo che gli fa comprendere i tempi e i luoghi di Dio che
cominciano a realizzarsi con la nascita di Giovanni
Battista. Anche Maria che ripiena di Spirito Santo concepirà
un figlio nella sua verginità, anche lei comprende che è lo
Spirito a dare inizio all’evento fondante la bontà e la
misericordia di Dio: nascerà attraverso di lei la parola
che salva di cui Giovanni ne è la voce. Zaccaria pieno di
Spirito Santo inizia a profetare; Maria adombrata dallo
Spirito Santo pronuncia il suo sì, un sì importante,
difficile, sconvolgente. Questi fatti singolari annunziano
qualche cosa di grande e Zaccaria si rende conto che sta
assistendo a qualcosa di unico nella storia. Unico è il
Figlio, unico sarà il Messia, un Dio che nella sua bontà
immensa si rivela nel Figlio fatto carne e svela una
misericordia infinita. Cosi ha inizio l’Avvento di Dio nella
storia dell’uomo e, con il grande dubbio di Zaccaria, inizia
la storia della salvezza… Dio ha compassione dell’uomo, Dio
non si è dimenticato del suo popolo, Dio ci ama e quel
Bambino che nasce per noi non è altro che una chiara
manifestazione dell’amore Dio.
È la chiara espressione che da Francesco al mistero del Natale e lo
rappresenta nel presepe a Greccio toccando con mano quel
momento importante in cui il figlio di Dio è nato soffrendo
nella povertà e nel freddo, sperimentando anche nella sua
madre poverella i dolori e le sofferenze. Francesco vuole
toccare con mano questo amore, questa umiltà del figlio di
Dio che non è altro che misericordia. Possiamo dire che
nostro Signore Gesù Cristo è il più grande dono di Dio
all’uomo. Gesù è il volto misericordioso di Dio, Gesù Cristo
è il volto della misericordia del Padre, ed è proprio
così che inizia la bolla di indizione del grande Giubileo:
MISERICORDIE VULTUS.
La fede è la fiducia che ci avvicina a Dio misericordioso, è condizione
unica per essere salvarti. La salvezza si realizza nel
Sacramento della confessione e dell’Eucarestia. La
riflessione di Fra Giovanni Loria non si termina qui ma
prosegue proponendo citazioni evangelici che insieme a
quanto detto contribuiranno ad arricchire le considerazioni
personali e utili alle riflessioni dei gruppi di studio
della fraternità che da li a poco si andranno a formare.
Per l'Ofs
Enzo Posca |
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