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Fratelli e sorelle carissime, pace e bene.
Voglio iniziare
questo saluto prima di tutto ringraziando il Signore
per tutto quello che stà operando nella mia vita e
in quella di questa fraternità. Poi voglio
ringraziare voi tutti che mi avete scelto per
questo umile servizio di ministro dell’ofs. Non me
lo sarei certamente aspettato perché, non ho avuto la
possibilità di assaporare la piena presenza nella
fraternità, come sapete sono professo da qualche
mese. Immagino anche la vostra perplessità sapendo
di avere un Ministro è un consiglio giovane, non di
età ma di fraternità. Sono fermamente convinto che,
con l'aiuto di Dio, con il vostro aiuto è con la
vostra preghiera riusciremo a camminare insieme su
questa strada che il Signore ha scelto per noi. La
cosa a cui tengo molto, è quella del rapporto umano
e interpersonale, che desidererei avere con ciascuno
di voi perché solo conoscendoci meglio possiamo
condividere tutto quello che siamo e che abbiamo
compreso i nostri limiti, limiti da cui nessuno di
noi è esente, e i miei sono tanti.
Chiedo a voi fratelli
e sorelle più avanti di me in tutto, sopratutto
nella fede aiutatemi anzi aiutateci con il vostro
esempio a crescere prima nella fede poi come vostri
fratelli dell’ofs. Ora ho un'altra richiesta da
farvi in qualsiasi momento si dovessero verificare
delle situazioni particolari di malintesi, equivoci
malumori,vi prego caldamente e fraternamente di
ricordare quello che diceva il nostro Serafico padre
S. Francesco che noi siamo “ i fratelli e le sorelle
della penitenza” la nostra penitenza non è solo la
nostra mortificazione con privazioni di diverso
genere nulla togliendo a questo tipo di offerte, ma
la prima grande penitenza è accettare il fratello o
la sorella che il Signore ci ha messo accanto nella
sua totalità con pregi e difetti, solamente come un
dono. Per maggiore chiarezza dico: asteniamoci da
qualsiasi forma di debolezza di linguaggio non
costruttiva, perché come Francescani non ci
appartiene. Proponetevi al Ministro o meglio al
vostro Padre spirituale per qualsiasi confronto
costruttivo con il fratello o la sorella. Solo con
questo proposito, possiamo iniziare questo esercizio
di profonda conversione e dì Santità a cui siamo
chiamati, come figli di Dio, mediante il nostro
Battesimo. Ora concludo dicendo noi siamo una bella
fraternità siamo una presenza importante ma dobbiamo
essere ancora di più una presenza di luce, fratelli
che tendono le braccia con la mani e il cuore
aperto per accogliere chiunque incontriamo sul
nostro cammino. Pace e bene.
Chiaravalle C.le li 1 Febbraio 2015
Il Ministro
Domenico Antonio Gullì
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